Un'amara riflessione, del tutto personale, sulle presenti e future missioni su Marte. Esse costano troppi soldi, malgrado la disponibilità non certo priva di ritorni economici, del sig. Musk. Purtroppo (?) dovranno probabilmente essere cancellate missioni che avrebbero veramente la possibilità di trovare vita aliena, viva e vegeta, e non solo ipotetici fossili. Le future missioni spaziali hanno preso una piega ben poco scientifica.
Il caro Frank mi ha illuminato su una nuova tecnologia di lancio spaziale che ha quasi dell'incredibile. E pensare che bastava assistere a qualche gara di atletica in più...
Non sappiamo ancora se aveva acqua oppure no, se aveva vita oppure no, se è ancora attivo oppure no, però sembra assicurato che Marte è colui che sporca di più lo spazio.
Perché Marte e non, per esempio, Venere o Giove o il Sole stesso? Per rispondere dobbiamo fare un piccolo passo indietro nel tempo e parlare di quel meticoloso osservatore che è stato Tycho Brahe, per poi farne due in avanti che ci condurranno fino a Giovanni Domenico Cassini e John Flamsteed, passando per l'onnipresente Giovanni Keplero.
Parliamoci chiaro: se l'uomo fosse mandato su Marte prima di qualche decennio, sarebbe da considerare una vittima sacrificale o -se volete- un eroe da ricordare con la solita ipocrisia che contraddistingue la società di questi tempi.
Parlo molto poco di Marte, lo ammetto, anche se lo considero importantissimo da studiare come qualsiasi altro pianeta grande o piccolo che sia. L'interesse ossessivo dei media (ma non solo) su di lui è riuscito a rendermelo un po' "antipatico". Molti, troppi soldi finiscono su missioni che, diciamocelo francamente, ben poco hanno a che vedere con un interesse puramente scientifico.
Un articolo che non so se prendere seriamente o solo come una preziosa fonte per farsi quattro risate. Detto in parole povere, i viaggi verso Marte saranno vietati agli astemi?
L'intera faccenda a me fa un po' ridere e un po' piangere. Comunque sia, preferisco seguire la prima strada...
Teniamoci pronti… le TV e i media si scateneranno e tra poco ci saranno i primi selfie con i marziani… Uno strumento italiano ha -forse- localizzato un lago salato di acqua liquida a più di mille metri di profondità sotto il polo sud del pianeta rosso. Grazie ai robottini? Nemmeno per sogno! Grazie al “vecchio” Mars Express e ai dati raccolti a partire dal 2012.
Da due settimane una tempesta di sabbia sta investendo Marte. Oggi è stato comunicato che l'intero pianeta è immerso dalla polvere... Forse Marte si è proprio stufato di essere bucherellato e guardato continuamente. Forse non ama gli spettacoli tipo "grande fratello" e ha detto basta? QUI una selezione di articoli sulle missioni marziane
Una selezione degli articoli più significativi nei quali spieghiamo perché, a nostro parere, le missioni dei robottini marziani fanno tutto fuorché vera scienza. L'uomo su Marte? Un assassinio premeditato Tanta acqua su Marte? Sì, no... forse era solo ghiaccio I misteri di Marte non si risolvono? Niente paura, arriva il Webb! Impossibile trovare vita […]
Un recente lavoro, basato sui soliti modelli e su integrazioni numeriche e simulazioni ormai alla portata degli odierni computer, ha dimostrato che vari problemi di instabilità primordiale nella formazione dei pianeti esterni possa aver portato a un Marte decisamente più piccolo del previsto (al pari della mancata costruzione di un pianeta “asteroidale”). Una grande scoperta? Nemmeno per sogno! Con grande semplicità ed eleganza lo stesso risultato era già stato ottenuto nel 1977. Tuttavia, sembra che nessuno dei nuovi autori se lo ricordi…
Sicuramente il nuovo telescopio spaziale Webb permetterà salti di qualità enormi sulla comprensione dell’Universo più lontano. Se pensiamo a quanto ha fatto Hubble, possiamo immaginarci scoperte da brividi da parte del suo fratello maggiore e decisamente più avanzato tecnologicamente.
Sapete che cosa farà il primo anno (2020) della sua attività? Cercherà di risolvere i problemi ancora e sempre aperti relativi a Marte, alla sua acqua e alla sua vita. Lui sì che potrà dirci qualcosa di definitivo…
Penso che, al giorno d’oggi, ci si possa permettere di usare la parola “cacca” anche in un Circolo scientifico come il nostro. Bene, gli astronauti che andranno su Marte (?) mi ricordano una vecchia barzelletta, conosciuta probabilmente da tutti o quasi…
Non era poi così difficile trovarlo, dato che esiste sulla Terra da molto più tempo di noi e ha un volto davvero simpatico, ottimo biglietto da visita per eventuali alieni verdastri dal carattere non disponibilissimo.
Prima di continuare con la nostra storia della distanza della Terra dal Sole, mettiamoci alla prova con un problemino risolto nel 1672 e quindi di estrema facilità per noi. Tuttavia, vogliamo usare solo ciò che avevano a disposizione a quei tempi. Non andate a cercare nel web dato che troverete sicuramente una parte della risposta, ma, forse, non tutta… Pensateci, quindi, da soli.