Anche le galassie meritano un po' di riposo, ma qualcuna sembra proprio esagerare...
E due! Ma altre stanno forse scalpitando...
Nelle fluttuazioni di densità della zuppa primordiale sono nati gli embrioni della grandi strutture del Cosmo che vediamo oggi. Come hanno fatto? seguendo la regola del più forte e del più rapido...
Portereste mai un elefante in un negozio di cristalli? Direi proprio di no e questa frase è diventata un classico. Cosa hanno a che fare, però, gli elefanti con una galassia come la nostra? Di certo vi è di tutto e di più, ma non certo cristalli... E invece no! Si è stabilito che nella Via Lattea ci potrebbero essere migliaia e migliaia di sfere di cristallo!
Abbiamo introdotto il discorso in modo leggero e - speriamo - divertente con due raccontini di fantascienza, ma l'obiettivo era estremanente serio e didattico: parlare - anzi parlare di nuovo - di distanze tra galassie, di espansione dell'Universo, di cosa vediamo quando osserviamo il cosmo e di come calcolare la durata del viaggio della luce che ci raggiunge. Insomma l'ABC per chi desidera muovere i primi passi nel teatro dell'astronomia!
Facciamo subito chiarezza… quando parlo di oscura non parlo certo di materia oscura (mi dispiace per i suoi fautori), ma di materia “normale” che non dovrebbe vedersi dato che non dovrebbe emettere luce. Però, basta accendere la luce e ….
Questa pagina è inserita nell'ARCHIVIO DEL BLOG IL DIAGRAMMA HR (Hertzsprung-Russel) LA VITA PRIVATA DELLE STELLE LE SUPERNOVE Ia E I DUBBI SULLA VELOCITA' DI ESPANSIONE DELL'UNIVERSO RADIAZIONI DI FONDO: QUANTE SONO? MATERIA ed ENERGIA OSCURE MATERIA "INVISIBILE" (ma non oscura!) RECORD COSMICI Dall'atomo alle stelle e viceversa: struttura atomica, righe spettrali ed elettroni […]
Sembrerebbe proprio di poter richiamare l’opera di Pirandello, guardando l’immagine presa dal Gran Telescopio Canarias… l’immagine di una sola galassia lontanissima viene ripetuta fino alla noia attorno a un ammasso galattico. E’ l’anello di Einstein che ancora una volta si dimostra il miglior telescopio al mondo!
Tre anni fa era stata scoperta una galassia piuttosto strana. Piccola, ultracompatta con al centro un buco nero super massiccio. Un caso? Forse sì e la comunità astronomica non aveva dato molto peso alla faccenda. Ma oggi, forse, molte idee vanno cambiate.
Detto in parole molto semplici (a parte i tentativi nemmeno troppo convincenti di riuscire a non sparare a raffica sulla materia oscura), la rotazione di tutti i tipi di galassie segue una legge simile che dipende direttamente dalla materia visibile. Se preferite, vi è una stretta correlazione tra la rotazione (o l’accelerazione radiale, che è la stessa cosa) e la materia barionica visibile. Il modello cosmologico si incrina notevolmente…
L’argomento è stato trattato più volte, con ipotesi alterne del tipo “E’ nato prima l’uovo o la gallina?”. Cosa significhi il nuovo risultato in termini globali è ancora difficile a dirsi, ma sicuramente la costruzione tipo “Lego” sembra funzionare ed essere stata realmente osservata.
Scoperta la prima molecola chirale vicino al centro della nostra galassia. Nel contempo si scopre anche che elettroni molto “deboli” sono capaci di dare le “martellate” decisive alla formazione della scultura della vita, in perfetto accordo con i loro amici, molto energetici, fotoni ultravioletti. Una catena di montaggio fantastica si sta delineando nell’Universo e la scuola continua a nascondere per paura o ignoranza la Meccanica Quantistica. Forza ragazzi, pensateci da soli: il futuro è bellissimo e potrete diventare veri amici dei dominatori del Cosmo, quelle gioiose e simpatiche particelle che giocano come i bimbi di una volta.
E’ ormai una frase provata e comprovata dalle osservazioni: siamo veramente figli delle stelle. Tuttavia, potrebbe darsi che gli elementi che formano i nostri corpi provengano da ben più lontano…
Astronomi dell’Università del Massachusetts hanno osservato alcune galassie talmente luminose che qualsiasi aggettivo normale appariva fuori luogo. E’ stato quindi scelto “outrageously” che sta per scandalosamente, oltraggiosamente. Il leader del gruppo di ricerca, Kevin Harrington, è ancora uno studente, ma il lavoro che ha svolto è di quelli che lasceranno sicuramente un segno nell’astrofisica.
Una delle fasi più importanti e -in parte- ancora misteriosa nella storia dell’Universo riguarda il periodo che va da circa 380 000 anni fino a circa un miliardo di anni dopo il Big Bang. E’ la fase in cui si è costruito l’Universo odierno e si è permesso di … vederlo. La conosciamo abbastanza bene, in via teorica, ma nuove osservazioni hanno forse evidenziato lavori diversi per galassie diverse. Questo articolo l’ho scritto in modo molto divulgativo, sperando che raggiunga anche i più piccoli e i meno preparati. Ovviamente, ho esagerato con paragoni e similitudini. Ma, ormai, mi conoscete e sapete leggere tra le righe.
In un modo o nell’altro è sempre così: la nascita e la crescita iniziale di qualcosa avviene quasi sempre di nascosto. Lo fanno le stelle e i neonati e molte altre “cose” a tutte le scale. Sembra quasi che vi sia un senso di timidezza o un bisogno assoluto di privacy. L’uomo, però, non riesce a non guardare e a non sapere e allora cerca di scrutare dal buco della serratura… Se non vi sono secondi fini, ma solo amore di conoscenza, sovente riesce in ciò che sembrerebbe impossibile. Questo è proprio il caso delle galassie “oscure”.