ALMA, malgrado il periodo poco favorevole alla ricerca sul campo, non perdona e ci regala un tassello importantissimo sulla relazione, probabilmente abbastanza burrascosa, tra buchi neri galattici e formazione stellare.
La frase del titolo è un po' sibillina e dovrei scriverla al contrario: ai dischi girano le stelle, ossia le ... sfere. Non lo scrivo per non essere tacciato di turpiloquio anche se oggi non sarebbe turpiloquio nemmeno nei conventi di clausura. A parte gli scherzi, ALMA cambia la visione dei dischi protoplanetari.
Le stelle variabili sono frequentissime. Anche se in modo appena percettibile lo è anche il nostro Sole. Tuttavia, per la prima volta è stata osservata una stella che ha una pulsazione solo da una parte e non totale. Mi ricorda tanto una celebre e vecchia canzone di Gaber ...
Abbiamo appena visto come si sia riusciti a vedere "in diretta" l'espulsione dei getti da un buco nero stellare. Ma ALMA non vuole essere da meno e ci invia l'inizio di una trasformazione di una vecchia stella di tipo solare nella sua vita da pensionata come nana bianca.
Cosa c'è di più bello che veder nascere e crescere un cucciolo? E' un periodo abbastanza breve che si riesce a seguire con facilità, ma per le stelle il tempo va oltre le nostre possibilità. Ma, ALMA e VLT sanno correre ai ripari.
Mesi e mesi di analisi dei dati, di simulazioni e di ipotesi, smentite o confermate, hanno portato a una conclusione ragionevolmente sicura riguardo alla formazione dei planetesimi primordiali, soprattutto nella zona abbastanza "calma" del Kuiper Belt. New Horizons ha dato un altro contributo fondamentale per comprendere la formazione del Sistema Solare.
La missione Mars 2020 che si prevede giungerà nel 2021 su Marte ha anche lo scopo di rilevare l'esistenza di eventuali tracce biologiche o di organismi fossili tramite un rover automatico che analizzerà gli affioramenti rocciosi. In una simile ricerca è cruciale la scelta del sito. L'articolo descrive il luogo scelto, illustra motivazioni e fattori che ne hanno determinato l'individuazione e evidenzia il grado di difficoltà della missione.
New Horizons non si limita a vagare e a regalarci immagini degli oggetti più lontani del nostro Sistema Solare, ma si dedica anche alle stelle vicine. Un'operazione che verrà eseguita il prossimo aprile e che servirà sia per aumentare la precisione della distanza di Proxima Centauri e Wolf 359, sia per stupire il mondo con le prime immagini a 3D dell'Universo vicino.
Mettere il sale sulla coda vuol dire catturare qualcuno, in particolare gli uccellini. Il significato dovrebbe derivare dal fatto che se si riuscisse a mettere del sale su una coda di un veloce passero vorrebbe dire averlo sicuramente già catturato. Tuttavia, a noi interessa molto di più il sale che -quasi per caso- è stato scoperto sulla cometa visitata dalla sonda Rosetta.
Al tempo della costruzione delle prime piramidi la stella "polare" non era quella attuale, ma Alpha Draconis, detta anche Thuban. Solo oggi scopriamo che è una binaria ad eclissi.
L'astrofisica di punta chiama e il nostro sito risponde. La straordinaria immagine ripresa dal radiotelescopio sudraficano meritava una visita sul campo... Ma noi, che siamo un passo avanti a tutti, abbiamo mandato il nostro inviato speciale Frank ancora prima che la notizia e l'immagine fossero divulgate. Ed ecco un suo resoconto!
C'è voluto lo strumento ESO's HAWK-I montato sul VLT nel deserto di Atacama per scoprire come la nostra galassia, apparentemente tranquilla al giorno d'oggi, abbia avuto una vita spericolata circa un miliardo di anni fa.
Che ci sia la mano del nostro amico Frank? Fatto sta che proprio dal Sud Africa ci giunge una delle immagini più spettacolari degli ultimi anni. Il telescopio 64 MeerKAT ha osservato un zona di cielo pari a circa cinque lune piene per circa 130 ore. L'ha osservato nelle onde radio, scegliendo proprio una regione priva di segnali di disturbo e ciò che è apparso è veramente qualcosa di straordinario: migliaia di galassie in piena attività durante il periodo chiamato "mezzogiorno cosmico".
E' inutile commentare ancora una volta le virtù di ALMA... anche perché questa volta ci ha dimostrato che l'inquinamento dei più "ricchi" è iniziato ben presto nell'Universo. Non c'è niente di nuovo sotto il... Big Bang. Greta pensaci tu!
Strepitoso ALMA! E' riuscito a immortalare una galassia polverosa primordiale senza fare uso dell'amico Einstein...
Ryugu mostra i suoi crateri e Bennu risponde a par suo: non era stelle di sfondo, ma proprio "sassi" quelli che volavano attorno all'asteroide!